Verità scomode sull’alimentazione – 3

Quanta gente è convinta oggi che il corpo umano non possa essere distrutto dal cibo quotidiano che consumiamo.
La maggior parte della gente non si rende conto di quanto sia diffuso un cattivo stato di salute: è una vera propria epidemia che sta raggiungendo proporzioni catastrofiche.
Molti medici non conoscono le cause di questa epidemia e non sanno che le cure e i farmaci che prescrivono sono riconosciuti come la terza causa di morte nel mondo occidentale.
Caldwell B. Esselstyn Jr, chirurgo presso la Fondazione dell’ospedale di Cleveland, autore di prevenzione e guarigione delle patologie cardiache “… siamo arrivati ad un punto che il progresso medico sta in realtà vendendo malattie …”.
L’attuale formazione nei corsi di laurea in medicina deve essere aggiornata in alcune aree di base, occorre dare agli studenti una formazione adeguata sugli effetti del cibo sulla salute e sul corpo umano.
Caldwell B. Esselstyn Jr “… il nostro obiettivo e la nostra responsabilità devono essere nell’insegnare alla gente come condurre una vita più sana …”. Sono stati pubblicati centinaia di studi condotti dalle più prestigiose istituzioni mediche degli Stati Uniti d’America e di tutto il mondo su riviste mediche altrettanto prestigiose come the Journal of the American Medical Associaton, the Langet, N Engel J Medical; tutti indicano chiaramente come alcuni alimenti contribuiscono a un cattivo stato di salute. Oggi la maggior parte delle persone non sa come prendersi cura del proprio corpo per mantenere una salute ottimale, il 47% degli uomini e il 38% delle donne si ammalerà di cancro nella vita, una su quattro di queste persone morirà prematuramente di cancro.
Professor Colin Campbell chirurgo presso la Fondazione dell’ospedale di Cleveland, direttore del progetto China-Cornell-Oxford su Dieta, stile di vita e salute in China “…dobbiamo svegliarci, provo una grande compassione per la gente comune che può accedere su queste informazioni solo attraverso quello che gli viene detto dai mass media. Serve un grande impegno per riscoprire i retroscena e sapere cosa accade davvero. E io dico che dobbiamo cambiare le cose, abbiamo seri problemi di gestione e di costi nel settore della salute, abbiamo anche grossi problemi d’impatto ambientale… “.
Non c’e quasi nessuno nel mondo occidentale che non abbia un familiare, un amico, un collega che non sia malato di cancro o ne sia morto.
Secondo l’istituto Nazionale dei Tumori il numero degli americani a cui ogni anno viene diagnosticato il cancro, raddoppieranno nei prossimi 50 anni
E’ il momento di prestare attenzione, di seguire i consigli e di informarci.
Qual’ è il motivo di questa epidemia di cattiva salute in paesi in cui le condizioni di vita sono le migliori?
Il Professor Neal Bernard è un medico con 27 anni di esperienza, è il fondatore e attuale presidente del Comitato dei medici per una medicina responsabile, conduce ricerche approfondite sulle cause delle varie malattie, ha pubblicato nove libri e quaranta articoli scientifici
“ …nell’ultimo secolo il consumo di prodotti animali ha ucciso più persone degli incidenti d’auto, di tutte le guerre, di tutti i disastri naturali messi insieme..”.
CHE COSA SONO LE PROTEINE ANIMALI
Le proteine animali sono tutte quelle provenienti dagli animali compresi i volatili e pesci, il latte e derivati come formaggio, burro, yogurt, tutta la carne rossa e bianca e le uova.
Professor Colin Campbell chirurgo presso la Fondazione dell’ospedale di Cleveland, ha compiuto ricerche approfondite sugli effetti del cibo sulla salute, negli ultimi 45 anni ha pubblicato più di trecento articoli su riviste scientifiche “ le proteine sono state scoperte nel 1832 da Gerard J. Mulder. A quel tempo furono considerate un nutrimento molto importante; il loro nome deriva dal greco proteios che significa di prima importanza, e così questo signor Mulder, chimico Olandese, continuò i suoi studi, ebbe molti studenti e notevoli seguaci. Con il passare dei decenni le proteine vennero considerate un nutrimento straordinario, un nutrimento estremamente importante.
In generale si pensava che le proteine fossero contenute solo nei cibi animali, almeno all’inizio, solo alcuni anni più tardi si scoprì che anche le piante contengono le proteine. Nonostante questo, nel corso degli anni le proteine continuano ad essere associate prevalentemente ai cibi animali.
Quando le proteine vegetali furono finalmente scoperte e riconosciute si continuò affermare che le proteine animali erano utilizzate dal nostro corpo in maniera più efficace che quelle vegetali, nel senso che erano responsabili di un tasso di crescita più veloce. E così le proteine animali vennero considerate di migliore qualità o di valore biologico più elevato. Questo concetto vecchio ormai di secoli ha contribuito a confondere l’opinione pubblica e operatori su che cosa il cibo e la nutrizione possono fare per la nostra salute e per prevenire le malattie…”.
Ciascun cibo vegetale contiene in adeguata quantità la maggior parte dei 20 componenti di base delle proteine, gli aminoacidi.
La carne umana ha il contenuto proteico più completo, con questo non significa che dobbiamo diventare cannibali per ottenere le proteine che ci servono.
Sia gli animali sia le persone consumano vegetali diversi che tutti insieme forniscono l’intera varietà di aminoacidi che servono loro per formare proteine. In questo modo la natura garantisce che si consumino anche gli altri nutrienti salutari contenuti nelle varie piante.
Sapevate che 100 calorie di spinaci contengono 12 grammi di proteine, praticamente lo stesso quantitativo di 100 calorie di manzo, ma anziché contenere grassi, colesterolo e nessuna fibra, gli spinaci contengono fibre, 0 grassi, 0 colesterolo, molti antiossidanti, ferro, calcio, e danno un maggior senso di sazietà.
LA NOSTRA DIETA IDEALE
La nostra dieta ideale è basata su una varietà di verdure, fagioli, lenticchie, cereali, noci, semi e frutta, proprio come quella degli animali più grandi del mondo.
La natura ci regala generosamente una grande varietà di cibi vegetali, i loro preziosi nutrimenti sono la garanzia della nostra salute e della nostra vitalità.
Cosa dicono i ricercatori:
Walter C. Willet Professore di Epidemiologia e Nutrizione, Direttore del Dipartimento di Nutrizione Harvard’s school of Public Health Boston “… quello che abbiamo fatto è stato iniziare tre grossi studi che comprendono circa 300.000 uomini e donne in tutti gli Stati Uniti e abbiamo raccolto informazioni sulla dieta di queste persone in modo continuativo; ormai siamo quasi a 30 anni di studio, abbiamo poi valutato come la loro dieta si associa al loro rischio di cancro, malattie cardiache e altro. Grazie a questo abbiamo imparato molto sul ruolo della dieta, abbiamo imparato che è importante come mai ci saremo sognati un tempo, e io ritengo che la conclusione generale sia che la scelta alimentare ha un’enorme impatto sulla salute e sul nostro benessere a lungo termine…” Uno degli studi più completi mai condotti nella storia della medicina si è svolto in Cina, è iniziato nel 1983 e ha coinvolto 6.500 persone. Ha messo in rapporto il cibo che le persone assumevano con lo svilupparsi delle malattie.
Professor Colin Campbell chirurgo presso la Fondazione dell’ospedale di Cleveland, direttore del progetto China-Cornell-Oxford su Dieta, stile di vita e salute in China “… le proteine animali contribuiscono direttamente o indirettamente ad aumentare il rischio di una gran quantità di malattie, soprattutto cancro, malattie cardiache, diabete, demenza e alcune malattie autoimmuni e così via…”
I motivi di base stanno negli effetti che le proteine di grassi animali hanno sulle singole cellule oltre che nelle loro interazioni con l’organismo.
Per cominciare ogni volta che un tessuto animale mammifero, volatile o pesce viene cotto, si sprigionano sostanze chimiche cancerogene.
Il Professor Neal Bernard associato presso George Washingtom University, fondatore e attuale presidente del Comitato dei medici per una medicina responsabile “ ..uno degli aspetti più preoccupanti delle diete a base di carne, e con questo non intendo solo manzo, maiale, ma anche pollo e pesce, è che quando si cucina la carne si formano sulla superficie sostanze chimiche cancerogene chiamate Amine Eterocicliche (HCA). Queste sostanze chimiche si formano sia quando si mette la carne nel forno, sia sul grill, sia in padella poiché è l’alta temperatura che le genera e anche il tempo di cottura. Allora dovremmo mangiare carne cruda? Ovviamente no, perché in questo caso c’è la Salmonella, il Campylobacter e altri batteri infettivi che la cottura può distruggere. Quindi la carne non è sicura sia se la si cuoce poco, sia se la si cuoce troppo, sia se la si mangi cruda: la cosa migliore è lasciarla perdere del tutto. Noi cerchiamo di portare a conoscenza della gente come per alcuni tipi di cancro al seno, al colon ect., esista un legame con queste sostanze chimiche assunte con la carne…”
Nei lavorati a base di carne ci sono altre sostanze chimiche cancerogene usate come conservanti.
Walter C. Willet Professore di Epidemiologia e Nutrizione, Direttore del Dipartimento di Nutrizione Harvard’s school of Public Health Boston “…alcuni studi Epidemiologici hanno indicato la relazione tra il consumo di carne bovina e il rischio di cancro; per il cancro al colon retto questa associazione si dimostra più marcata: in questo caso sembra esserci una relazione globale con la carne rossa, ma questa relazione è particolarmente forte per la carne lavorata, vale a dire salciccia, la mortadella, i wurstel e cibi analoghi …”
Secondo il Professor Walter C. Willet la quantità ottimale di carne rossa che dovremo consumare è zero. I vegetali non formano le Amine Eterocicliche: è una caratteristica specifica della carne, del pesce e dei volatili, esempio il pollo, e delle uova.
Frutta e verdura fresca sono costituite principalmente da fibra: la fibra dà volume al cibo e aiuta a farlo passare in modo più veloce attraverso il tubo digerente. La fibra assorbe e rimuove le tossine introdotte nel nostro corpo con i tessuti animali cotti.
In occidente le persone temono il cancro più di qualsiasi altra malattia, perché? Perché il cancro si impossessa del nostro corpo lentamente e spesso dolorosamente per mesi o anni a secondo di quanto velocemente si diffonde negli organi.
Ormai ci sono prove schiaccianti, provenienti da anni di ricerche e dall’osservazione diretta di quel che accade nell’organismo, che dimostrano l’esatto ruolo delle proteine animali nell’organismo, nello sviluppo e nella diffusione del cancro.
Professor Walter C. Willet “…le proteine animali tendono ad aumentare il rischio di cancro e ci sono tanti e tanti meccanismi o spiegazioni biochimiche di questo effetto…”
Le sostanze chimiche ricoprono un ruolo cruciale nella formazione del cancro, sono diventate un aspetto quotidiano del mondo moderno, sono presenti nei pesticidi, nell’aria e in tutti i tipi di rifiuti industriali.
Il nostro organismo possiede delle difese naturali che disattivano tutte queste sostanze e le rendono inoffensive; questi processi hanno luogo nelle cellule grazie a degli enzimi chiamati MIXED FUNCTION OXIDASE. Quando mangiamo proteine vegetali questi enzimi neutralizzano le eventuali sostanze chimiche assunte con i cibi vegetali rendendole innocue, invece quando si assumono proteine animali questo meccanismo di difesa si rivolta contro, converte queste sostanze chimiche in sostanze cancerogene. Si tratta di sostanze che danneggiano il contenuto genetico delle nostre cellule: quando il DNA danneggiato si replica, cioè, quando le cellule si dividono, si possono formare cellule cancerose.
Sono le proteine contenute nella carne animale che fanno si che il nostro sistema di difesa si rivolti contro di noi.
Gli antibiotici, i pesticidi, gli ormoni e la moltitudine di sostanze chimiche e le tossine che diamo da mangiare agli animali d’allevamento rappresentano un’ulteriore problema.
Ma già le sole proteine animali causano la ribellione dell’organismo attivando importunamente il nostro sistema immunitario.
In conclusione una dieta con poche proteine animali contrasta lo sviluppo e la progressione del cancro. Il cancro progredisce quando le cellule cancerose che si sono formate in una data sede si moltiplicano diffondendosi su tutto il corpo, l’organismo non può vivere a lungo con questa condizione.
Le diete a base di prodotti animali accelerano e stimolano la diffusione del cancro, al contrario una dieta a base vegetale ne rallentano o addirittura ne arrestano la progressione.
QUANTE PROTEINE ANIMALI SONO NECESSARIE PER PROMUOVERE LA CRESCITA DEL CANCRO
La ricerca ha dimostrato che anche piccole variazioni nel consumo di proteine animale nella dieta, per esempio un aumento dal 4% al 10%, favorisce l’aumentare d’incidenza del cancro. La dieta media occidentale contiene oggi il 15% 16% di proteine animali che corrispondono a 70/100 gr di proteine al giorno.
Per dare un’idea in termini di quantità di cibo:
– 3 crocchette di pollo contengono 7 gr. di proteine
– 45 gr. di carne contiene 13 gr. di proteine
– 30 gr. di pesce contiene 7 gr. di proteine
– 1 uovo grande contiene 7 gr. di proteine
– 30 gr. di formaggio contiene 7 gr. di proteine
– 1 tazza di latte contiene 8 gr. di proteine
Basta mangiare queste cose per aumentare la possibilità di ammalarsi di cancro, e questa purtroppo è la dieta media occidentale.
Professor Walter C. Willet “…il nostro corpo per funzionare ha bisogno di proteine e se gli diamo una quantità di proteine di cui ha bisogno va tutto bene, ma se ne diamo di più ecco che iniziano le difficoltà, soprattutto se si consumano cibi di origine animale..”
Per una salute ottimale le donne hanno bisogno non di più di 38 gr di proteine al giorno, gli uomini non più di 47 gr. al giorno. Queste quantità si possono ottenere più che in modo adeguato mangiando una varietà di frutta, verdura, cereali e legumi. E’ importante mangiare questi cibi come integrali e non lavorati, la lavorazione rimuove la maggior parte delle vitamine, dei minerali, antiossidanti e di altri nutrimenti preziosi che il cibo contiene naturalmente.
Tutte le proteine animali che vengono dalla carne, pesci, uova o latticini hanno un ruolo nell’insorgenza del cancro, ma la più potente di tutte è la CASEINA.
LA CASEINA
Howard Lyman è un allevatore di bovini di quattro generazioni; nel 1979 ha sviluppato un cancro al midollo spinale, oggi Howard tiene conferenze in tutto il mondo sugli effetti dannosi delle proteine animali “…la prima cosa che raccomando è di eliminare i latticini; pensate che io sono nato in un allevamento per la produzione di latte , la più grande del Montana, pensavo che il latte fosse il cibo perfetto , pensavo che facesse bene, ma oggi dico che la prima cosa da eliminare dalla dieta sono i latticini, e la ragione è che l’87% delle proteine nei latticini è quella cosa chiamata CASEINA. Nei test di laboratorio è stato dimostrato che la CASEINA stimola la crescita di cellule cancerogene proprio come quando si getta benzina sul fuoco …”
La concentrazione di CASEINA è addirittura maggiore nei formaggi e nel latte scremato sia di mucca, di capra o di pecora. La relazione tra l’assunzione di latticini al cancro è particolarmente significativa per il cancro alla prostata che oggi è più frequentemente diagnosticato negli uomini negli USA e negli altri paesi occidentali e rappresenta il 25% di tutti i tipi di cancro.
Professor Walter C. Willet “… le persone che consumano più proteine animali hanno nel sangue maggiore quantità di fattori di crescita di INSULINA SIMILE IGF O IGF1 e accumulano grandi quantità di questo ormone: questo a sua volta può spiegare l’aumentare del rischio di cancro alla prostata, perché sappiamo che il IGF tende ad attivare il cancro. Queste scoperte hanno avuto origini da un confronto tra Vegetariani e Vegani: i primi, cui il 90% consuma una quantità sostanziosa di latticini e uova e introduce così molte proteine animali, non hanno un grande vantaggio se eliminano la carne ma consumano latticini e uova in gran quantità; in termini di proteine animali ne stanno assumendo ancora molte, ma solo da fonte diversa. Queste persone Vegetariane tendono ad avere livelli ematici di questo fattore di crescita più elevati rispetto ai Vegani che mai assumono prodotti animali e di conseguenza si ammalano meno di cancro alla prostata…”
Ben il 50% degli uomini al di sopra dei 70 anni hanno una funzione silente alla prostata che non sta ancora causando problemi. Alcuni studi hanno rivelato che gli uomini che consumano abitualmente una grande quantità di latticini hanno circa il doppio del rischio totale di cancro allo prostata e fino a quattro volte la possibilità di esito metastatico o fatale.
ESISTE UNA CURA PER IL CANCRO
Professor Walter C. Willet “… se crediamo di trovare una cura per il cancro che esca da un ago o da una pillola non credo che la troveremo mai, d’altra parte la domanda – “abbiamo una cura per il cancro” – io rispondo si, assolutamente quello di cui parlo non è la soluzione che tutti pensano, pillole o iniezioni, semplicemente il cibo, il cibo del tipo giusto consumato nella giusta quantità, nelle giuste combinazioni, con una attività fisica e sessuale. Gli alimenti base vegetale integrali hanno un effetto notevole nella riduzione dell’incidenza del cancro…”
LA VERITA E’
La verità e che l’arma più potente che abbiamo contro il cancro è il cibo che scegliamo di mangiare ogni giorno, una giusta attività fisica e sessuale.
Le proteine animali non sono le uniche responsabili della formazione del cancro. Molti sanno che il colesterolo causa malattie cardiovascolari ma non sanno che il colesterolo è anche associato ad un elevato rischio di cancro. Il punto è che sia le proteine animali sia il colesterolo sono associate al cancro.
Professor Walter C. Willet “… i livelli del colesterolo nel sangue sono stati spesso associati a malattie cardiache. Come sappiamo tutti, più alto è il livello del colesterolo, maggiore è il rischio di malattie cardiache. Da studi svolti nel progetto China-Cornell-Oxford su dieta, stile di vita e salute in China, abbiamo imparato che alti livelli di colesterolo nel sangue sono a loro volta indicatori di un alto consumo di prodotti animali e scarso di alimenti vegetali; quindi il colesterolo è di fatto collegato e associato all’emergenza cancro, a malattie cardiovascolari ed altre malattie derivanti dallo stile di vita occidentale…”
In Cina si è scoperto che, quello che in occidente è considerato il livello di colesterolo solo mediamente alto è in realtà associato all’insorgenza del cancro; con la riduzione del colesterolo da 127mdl a 90mdl si assisteva al decremento d’incidenza di tumori al fegato, retto, colon, polmone, seno, leucemia, cervello, stomaco, gola, sia in aduli sia in bambini. Il colesterolo medio negli USA e nei paesi occidentali è di 215mdl, la media in Cina è 127mdl, in alcune regioni di provincia è 80mdl.
Il cancro al seno è un grave problema per le donne come quello alla prostata lo è per gli uomini. La relazione tra questo tipo di cancro e i grassi animali è stato documentato in molti studi: alti livelli di colesterolo aumentano i livelli di ormoni femminili soprattutto di ESTROGENI e l’ elevato aumento di Estrogeni è associato a una maggiore incidenza di cancro al seno.
Il punto è che sia le proteine animali sia il colesterolo causano il cancro.
LA CONNESSIONE CON LA VITAMINA D
C’è un altro fattore che lega i cibi di origine animale al cancro compreso quello alla prostata e ad altre malattie del benessere.
La vitamina D viene prodotta al livello della pelle, grazie all’esposizione alla luce del sole da 15 a 30 minuti più volte alla settimana: è tutto ciò che abbiamo bisogno per rifornirci di vitamina D. Questa deve essere poi convertita nella forma attiva e ha il compito di mantenere in condizioni ottimali le cellule dell’organismo. La vitamina D attiva viene prodotta dal rene che converte la vitamina D che si forma sulla pelle grazie alla luce del sole e quella che proviene dal cibo. Questa forma attiva di vitamina D deve essere necessariamente prodotta nel nostro organismo. Quello che mangiamo tuttavia è cruciale nel determinare sia la quantità di vitamina D attiva che riusciamo a produrre nel rene, sia l’efficacia della sua azione. Infatti la forma attiva della vitamina D è fondamentale per mantenere tutte le cellule in condizioni ottimali e l’alterazione delle sue funzioni può causare un vasto spettro di malattie. Le proteine animali hanno la capacità di bloccare la conversione della vitamina D nella sua forma attiva. Bassi livelli di vitamina D possano indurre cancro alla prostata, al seno, al colon, l’osteoporosi, malattie autoimmuni come diabete 1, e molte altre. Anche elevate assunzione di calcio protratte nel tempo favoriscono una riduzione dei livelli di vitamina D attiva.
Molti medici, nutrizionisti e operatori del settore non lo sanno e quindi raccomandano sia un maggior consumo di latticini che integratori di calcio pensando così di diminuire il rischio di osteoporosi.
Professor Walter C. Willet “… noi consumiamo quantità di calcio esagerate fin dall’infanzia e così per 20,30,40 anni fino all’età adulta. Di fronte ad un eccesso così prolungato l’organismo cerca di adattarsi, di contenere i danni, e uno dei modi che ha a disposizione per proteggersi è quello di ridurre l’assorbimento di calcio nel tratto intestinale. Perciò quando una persona che è abituata a consumare una dieta molto ricca di calcio arriva all’età più avanzata, quando le serve davvero più calcio, il suo organismo non è più in grado di regolarsi e non riesce a soddisfare queste nuove richieste nemmeno aumentando le assunzione di calcio con gli integratori …”
Non solo le malattie più gravi colpiscono persone, ma colpiscono persone sempre più giovani, nonostante enorme quantità di denaro che è stata investita nella ricerca, il rischio di morire di cancro è di fatto aumentato.
John A: Mc Dugaw medico esperto in nutrizione, insegna come vivere più sani attraverso la cucina vegetariana. Da 30 anni studia, scrive e tiene conferenze sugli effetti della nutrizione sulle malattie. “…sono un medico internista e mi prendo cura dei miei pazienti correggendo le cause delle loro malattie; essi stanno male perché seguono la dieta del Re e delle Regine mangiando cibi troppo ricchi tutto il giorno, come una continua festa. Ogni giorno fanno un pranzo di Pasqua, uno di Natale e una cena di Capodanno e ogni notte fanno una festa di compleanno. Mangiando tutto questo cibo delle feste diventano grassi e si ammalano come hanno sempre fatto le famiglie Reali nella storia, e quindi il modo di correggere il problema non è dare loro una manciata di farmaci e vitamine, ma cambiare la causa del problema, quindi occorre far seguire loro una dieta sana, far mangiare cibi salutari e gustosi ed eliminare carne, pesce, latte e derivati…”
Le proteine animali e colesterolo causano cardiopatia; maggiore è il livello del colesterolo nel sangue, maggiore è il rischio. La cardiopatia è la più comune malattia del Benessere, colpisce un uomo su due e una donna su tre e ogni 30 secondi uccide una persona su tre persone colpite nei soli USD. Nelle donne la mortalità nel caso di cardiopatia è 8 volte maggiore che nel caso di cancro al seno, eppure tutti hanno più paura del cancro che di questo nemico numero uno, silenzioso e mortale.
Il dott. Caldwel Besselstyn chirurgo, ricercatore e medico clinico alla Cleveland Clinic ha condotto un lungo studio che ha determinato, al di là di ogni dubbio, che una dieta vegetariana fa regredire la cardiopatia in modo efficace e ne blocca la progressione “..dobbiamo renderci conto di quanto le malattie cardiovascolari siano un problema di salute davvero diffuso, e sappiamo per esempio, che tra i giovani caduti durante le guerra in Corea e Vietnam che avevano mediamente 28 anni, l’80% di loro presentavano già segni di malattia quando le loro arterie vennero esaminate a occhio nudo. Non dobbiamo quindi sorprenderci se, tutti gli uomini oltre 60 anni e le donne oltre 70 che hanno seguito la dieta tradizionale occidentale, sono affetti da malattia cardiovascolare. Una cosa totalmente grave che dovrebbe far riflettere le organizzazioni che ci forniscono di cibi e le linee guida dietetiche..”
La maggior parte della persone crede che i farmaci per abbassare il colesterolo e la pressione o interventi di bypass possano risolvere il loro problema. Il dolore che si accompagna alla cardiopatia è spesso forte ed invalidante, l’intervento di bypass e altre procedure non sono una soluzione efficace
Il dott. Caldwel Besselstyn “ …la medicina occidentale ci offre solo farmaci, pillole, procedure come Bypass e Stent. Queste procedure comportano grandi rischi, naturalmente non viene reso noto, ma di 1.000.000 di persone che si sottopongono a un impianto di Stent quest’anno, l’1% morirà durante l’intervento: l’1% di 1.000.000 fanno 10.000 persone. Se fossero morti 10.000 soldati in Iraq sarebbe stata definita una carneficina. Tra quel 1.000.000 di persone ci sarà il 4% che avrà un infarto durante l’intervento, il che significa che 40.000 persone che si sottopongono ad una operazione per essere protetta dall’infarto, avranno un infarto proprio durante l’operazione. Pillole o operazioni non funzionano perché non affrontano mai la causa che sta alla base della malattia, la dannosa dieta occidentale..”
Il colesterolo nel sangue è il fattore più importante nel provocare le malattie cardiovascolari, insieme ai grassi, alle proteine, alle cellule del sistema immunitario ed ad altri elementi il colesterolo si depositerà sulla parete interna delle arterie; questo accumulo è responsabile dell’arresto del flusso ematico al cuore.
UNA DIETA BASATA SUI PRODOTTI ANIMALI CAUSA IMPOTENZA
30.000.000 di Americani soffrono di disfunzione erettile Professor Neal Bernard “…un’ alimentazione a base di carne non solo è causa d’infarto, ma può rendere impotenti; ho riscontrato un grande interesse su questo argomento, specie tra i giovani. L’apparato sessuale maschile è un sistema idraulico piuttosto complesso che richiede un buon flusso sanguigno per funzionare correttamente, quindi se si bloccano le arterie del cuore, il cuore può morire, ma se di bloccano le arterie che fruiscono il sangue alle parti intime maschile, queste perderanno la loro funzionalità. Penso che il grande successo commerciale del Viagra e altri farmaci per la disfunzione erettile dipende in larga misura dal fatto che molti uomini mangiano cibi poco sani. E’ buffo leggere nel foglio illustrativo che il farmaco funziona meglio se non si mangia un pasto grasso! Beh devo dire che tutto funziona meglio se non si mangiano grassi. Seguendo una sana dieta abbastanza lunga questo farmaco non servirà più…”
ALIMENTAZIONE A BASE DI PRODOTTI ANIMALI E MALATTIE AUTOIMMUNI
Le malattie autoimmuni consistono a una reazione del sistema immunitario diretta contro qualche parte dello stesso organismo: il risultato è la perdita progressiva delle funzioni fisiche o mentali. Ci sono circa 40 tipi di malattie autoimmuni, le più comuni sono:
– Il diabete del tipo 1
– La sclerosi multipla
– L’artrite reumatoide
– L’ipotiroidismo e ipertiroidismo
– Infiammazione dei reni e dei muscoli
Tutti gli organi possono essere bersaglio dell’attacco e la distruzione da parte del sistema immunitario. Circa il 3% degli americani soffre di una o più di queste malattie invalidanti: si tratta di ben 10 milioni di persone e ogni anno si aggiungono 250.000 persone a cui viene diagnosticata la malattia.
Una volta che è iniziato l’attacco agli organi il danno progredisce e non è reversibile in alcun modo che la medicina tradizionale conosca. L’unico rimedio consiste nella somministrazione di farmaci che inebetiscono l’attività del sistema immunitario, ma questi farmaci hanno molti effetti collaterali sull’intero organismo spesso piuttosto gravi.
Come può accadere che mangiando tessuti animali il sistema immunitario venga stimolato ad attaccare il nostro stesso corpo?
Molte delle proteine che si trovano negli animali sono simili a quelle che si trovano nei tessuti umani. Durante la digestione alcune di queste proteine entrano in circolo senza venire scisse nei loro componenti di base. Queste proteine vengono perciò considerate degli aggressori e attaccate dal nostro sistema immunitario che le distrugge, ma siccome sono molto simili ai nostri stessi tessuti, l’organismo inizia ad attaccare e a distruggere anche i propri tessuti.
La proteina che si trova nel latte di mucca somiglia alle proteine contenute nelle cellule del pancreas adibite alla produzione dell’insulina. Dovendo eliminare le proteine estranee del latte di mucca il nostro organismo distrugge anche le cellule produttrici dell’insulina, ciò significa che per il resto della vita chi è colpito, quasi sempre un bambino, soffrirà di diabete tipo 1.
Prof.T. Colin Campbell “…e questo dura tutta la vita, il diabete è una malattia devastante, davvero devastante…”
In Finlandia si consuma la maggior quantità di latte del mondo. Ogni anno bambini e ragazzi fino a 14 anni bevono in media 200 litri di latte ciascuno o consumano equivalenti prodotti casari: il risultato è che il diabete tipo 1 è 36 volte più diffuso in Finlandia rispetto al Giappone dove il consumo dei latticini è il più basso al mondo. Oggi negli USA 1 persona su 13 soffre di diabete.
Il CDC Centro per il Controllo delle Malattie negli USA, ha previsto che un bambino ispanico nero americano su tre, tra quelli nati nel 2000, si ammalerà di diabete in qualunque momento della sua vita. La buona notizia è che il diabete può regredire o almeno se ne può rallentare la progressione attraverso una dieta vegetariana stretta che escluda i latticini.
Il Professor Neal  Bernard “… abbiamo recentemente condotto una ricerca su un gruppo di diabetici. I partecipanti all’ esperimento sono stati assegnati a un gruppo di controllo che seguiva una dieta standard per diabetici da molto tempo e che include carne e latticini ma limita i carboidrati. Al gruppo sperimentale è stata fatta seguire una dieta totalmente Vegana senza prodotti animali, con un basso consumo di olio senza però alcun limite per i cibi amidacei che apportano carboidrati nella forma più sana. Bene i risultati sono stati eccezionali, le persone che hanno seguito la dieta Vegana hanno ottenuto migliori risultati delle altre.
Siamo dunque convinti quanto sia evidente che la migliore dieta per i diabetici sia una dieta Vegana a basso contenuto di grassi..”
La sclerosi multipla è una malattia cronica che causa l’incapacità di camminare, di vedere, di parlare e addirittura di pensare. E’ caratterizzata da frequenti attacchi acuti che comportano una progressiva perdita della capacità di movimento e i malati sono alla fine costretti su una sedia a rotelle o a letto per il resto della loro vita.
Il dott. Roy Swank 50 anni fa indirizzò i suoi interessi professionali e la sua curiosità investigativa verso il rapporto tra dieta e Sclerosi Multipla (SM) – studio pubblicato su Lancet nel 1990 -, in particolare focalizzandosi sul ruolo di una alimentazione da cibi di origine animale con alte quote di grassi saturi. Scoprì che la progressione della malattia veniva notevolmente ridotta con una dieta a basso contenuto di grassi saturi, vale a dire una dieta senza cibi animali. Questo approccio funziona e va bene anche per persone a uno stadio avanzato della malattia. Il 90% dei suoi pazienti rimasero solo moderatamente disabili per circa 30 anni e solo il 5% morì di sclerosi multipla.
La maggior parte delle malattie autoimmuni si localizza nei paesi dal clima freddo , più le persone vivono lontano dall’equatore maggiore è l’incidenza della sclerosi multipla e altre malattie autoimmuni. Questa localizzazione geografica è collegata a un ridotto apporto di luce solare necessario per la formazione della vitamina D sulla pelle e a un elevato consumo di cibi animali: alle altitudini più elevate si consumano più latte e latticini.
La conversione in vitamina D attiva dalla vitamina D prodotto nella pelle in risposta alla luce solare è inibita dai cibi ad alto contenuto di calcio e dagli acidi prodotti dalle proteine animali. Questa super vitamina D non solo impedisce alle cellule di ammalarsi, aiuta anche a fermare lo sviluppo delle malattie autoimmuni.
Esistono moltissime altre malattie autoimmuni, per alcune non è stato ancora verificata la componente immunitaria come per la demenza, il morbo di Alzheimers, il morbo di Parkinsons, mentre lo è per altre malattie che colpiscono l’occhio, la tiroide, le articolazioni causando l’artrite reumatoide e muscolare.
Quasi tutti i tessuti dell’organismo possono diventare bersaglio di un sistema immunitario che smette di funzionare bene portando allo sviluppo di una delle 40 malattie autoimmuni.
Le proteine animali, specie il latte e i latticini causano l’osteoporosi. L’osteoporosi è una malattia che provoca perdita del calcio dalle ossa: questo rende le ossa più sottili e fragili, la debolezza che ne segue aumenta esposizionalmente il rischio di fratture. Infatti la frattura dell’anca è spesso indice affidabile della gravità dell’osteoporosi. Questa malattia delle ossa colpisce più di frequente le donne che gli uomini specie dopo la menopausa.
I paesi che consumano latte vaccino e i suoi derivati registrano anche i maggior numero di fratture e la peggior salute delle ossa.
Se il latte facesse così bene alle ossa come ci vogliono far credere, chi consuma il latte dovrebbe avere una struttura ossea più forte e più sana di chi non consuma analoghe quantità di latte e derivati , invece non è così.
Diversi studi hanno dimostrato che le donne americane, a partire dai 50 anni, hanno uno dei più alti tassi del mondo di fratture all’anca. Questi valori sono superiori solo in Europa, Australia e in New Zeland dove il consumo di latte è ancora più elevato.
I ricercatori della Yale University School Medicine hanno riassunto i dati sulla osteoporosi derivanti da 34 diversi studi condotti in 16 paesi e pubblicati in 29 prestigiose riviste scientifiche: le loro conclusioni sono che il 70% delle fratture ossee è legato al consumo di proteine animali.
Il motivo è che le proteine animali sono acidificanti; un ambiente acido non è tollerato dall’organismo il quale reagisce per neutralizzarlo: per farlo usa il calcio presente nel circolo sanguigno e se nel sangue non c’è abbastanza calcio lo ricava dalle ossa. Questa perdita rende le ossa più sottili e può causare fratture.
Già nel 1880 era noto che le proteine animali causano un eccesso metabolico di acidi, al contrario delle proteine vegetali che non causano questa acidità. Quando si incrementa il consumo di proteine animali da 35 a 78 gr al giorno la perdita di calcio verso i reni aumenta del 53%. Questa enorme perdita di calcio non solo è disastrosa per le ossa ma aumenta anche l’incidenza di calcoli renali e ovviamente causa un super lavoro ai reni obbligati a smaltire tutto questo calcio.
Chiunque tenga al proprio, e all’altrui benessere, deve guardare in modo razionale a queste grandi quantità di prove anche se si trova ad essere allevatore o lavoratore dell’industria che produce, consuma e distribuisce questi prodotti a moltissime persone.
Il dott. Michael Greger è un medico con una laurea in agraria e anche direttore della salute pubblica e agricoltura animale presso la Human Society degli Stati Uniti “… ci raccomandano di bere latte per avere le ossa forti, almeno questo è ciò che le campagne pubblicitarie vogliono farci credere. In realtà nelle riviste scientifiche di Osteoporosi International dell’ottobre del 2004 è stata pubblicata una rassegna di tutti gli studi finora condotti e si è provato che non sono bassi consumi di latte a causare l’osteoporosi e le fratture in età avanzata come quelle dell’anca, del polso: non c’è infatti bisogno di bere latte o assumere latticini per ottenere il calcio. Il calcio che vanta il miglior assorbimento è quello della verdura con foglie verde scuro e della verdura con basso contenuto di OSSALATI come i cavoli. Questi vegetali sono ricchissimi di calcio che viene assorbito ancora meglio di quello del latte e anziché apportare grassi saturi, colesterolo, ci fanno assumere fibra, acido folico e tutti i meravigliosi e vitali nutrimenti anti età, anticancro, antinfiammatori che si trovano esclusivamente nel regno vegetale…”
Nel 2000 il dipartimento dell’University of California San Francisco ha pubblicato una rassegna di 87 diversi studi che dimostrava come un alto consumo di verdure e un basso consumo di proteine animali azzerino la possibilità di fratture causate dall’osteoporosi. Un altro studio ha seguito 1000 donne per oltre 7 anni: le donne la cui dieta avevano avuto un apporto di proteine animali superiore a quelle vegetali, avevano presentato un maggior numero di fratture e una perdita di densità ossea 4 volte più veloce.
INTEGRATORI DI CALCIO
Assumere integratori di calcio è una pratica diffusa ed accettata raccomandata alle persone che soffrono di osteoporosi o sono a rischio di svilupparla.
Il prof. Mark Hemsed della Harved University ha iniziato i suo studi sul calcio nel 1950. Ha dimostrato che l’assunzione eccessiva di calcio per un lungo periodo di tempo danneggia la capacità del nostro corpo di controllare quanto calcio usa.
Il nostro corpo è un sistema perfettamente equilibrato: in questo sistema introduciamo fattori non necessari e il sistema si adegua, si adegua, si adegua fino a che non ce la fa più. L’abuso di una sostanza prolungato nel tempo impedisce al nostro corpo di controllare i suoi meccanismi accuratamente bilanciati. Questo è un fenomeno comune in biologia: se un po’ fa bene, di più fa meglio , ma non è così. E’ stato dimostrato che assumere quantità eccessive di calcio in forma di latticini o integratori distrugge la capacità del nostro corpo di regolare l’assorbimento, il deposito e l’utilizzo dal calcio per mantenere la consistenza delle ossa; questo danno può essere temporaneo o permanente.
Prof.T. Colin Campbell “… invece di prendere integratori di calcio si deve evitare le proteine animali perché di fatto le proteine animali creano le condizioni che portano alla perdita di calcio…”
QUAL’E’ LA MIGLIORE FONTE DI CALCIO
La natura stessa ci mostra la via per la migliore assunzione di calcio, proteine, ferro. I più grandi animali del mondo hanno scheletri e strutture muscolari enormi da mantenere, cosa mangiano? Mangiano solo piante e erba. Noi non abbiamo bisogno di mangiare animali per ottenere quello che loro ricavano dai vegetali.
Prof.T. Colin Campbell “… i livelli di calcio da assumere, secondo alcune raccomandazioni che vengono fatte in molti paesi, sono piuttosto alti: queste raccomandazioni servono a giustificare che tali quantità non si possono assumere consumando solo cibi vegetali. Se guardiamo chi ha sviluppato e definito questi standard capiamo che non aveva certo bisogno di definire valori così alti. Purtroppo le istituzioni coinvolte sono state molto influenzate dalle industrie casearie…” Lo stesso si verifica negli standard relativi al ferro
Prof.T. Colin Campbell “…possiamo ottenere abbastanza ferro dai vegetali; la capacità dell’organismo di soddisfare le proprie esigenze deve essere rispettata e protetta dando al corpo il giusto quantitativo …”
Questi non sono gli unici problemi derivati dal latte latticini e altri prodotti animali
Dott. Michael Greger Cornell University “…i vitelli non possono bere latte perché il latte appartiene agli scaffali del supermercato. Ai vitelli diamo i sostituti del latte che spesso contengono sangue bovino secco, un composto ricco di proteine. Negli USA continuano a nutrire i vitelli con tessuto bovino in forma di sangue bovino. Gli USA sono l’unico paese al mondo con la sindrome della mucca pazza che ancora permette queste pratiche di cannibalismo e sappiamo che il sangue è infetto. Ci sono persone che hanno contratto la variante immune della sindrome della mucca pazza non mangiando carne, ma con una trasfusione di sangue di persone che ne mangiavano…”
Noi uccidiamo gli animali , li mangiamo e non sappiamo che gli stessi ci stanno lentamente uccidendo.
Molte persone credono che mangiare pesce sia salutare perché contiene Omega3 che fanno bene al cuore, ma un esame più attento della letteratura scientifica rivela una storia diversa.
Un’importante studio del dott. Maico Burr e colleghi dell’Università Medica of Wales College ha mostrato che gli uomini che soffrivano di angina, il dolore al petto sintomo di cardiopatia, avevano un rischio maggiore di attacchi cardiaci se assumevano capsule di olio di pesce. Il pesce e i crostacei contengono quantità significative di grassi, colesterolo compreso; i gamberetti hanno 2 volte la quantità di colesterolo del manzo, un etto di salmone contiene grasso quanto un etto di braciola o di pollo.
I RADICALI LIBERI
I pesci ospitano molti batteri che si moltiplicano anche alle temperature fredde come quelle dei frigoriferi. La puzza di pesce indica che questi batteri hanno iniziato a moltiplicarsi e a decomporre il pesce. La decomposizione di acidi grassi Omega3: una volta che questo processo è iniziato, gli Omega3 non solo diventano inutili ma iniziano anche a rilasciare Radicali Liberi. Ciò può innescare una grande varietà di malattie. Invece l’olio di semi di lino, derivante da fonti esclusivamente vegetali, contiene il doppio di acidi grassi di Omega3, non ha colesterolo, ha pochi grassi saturi che non si decompongono facilmente formando Radicali Liberi come il pesce.
Uno studio recente pubblicato dall’American Journal of Cardiology spiega che il pesce non è benefico per la salute, come i consumatori sono spesso portati a credere. Lo studio suggerisce che il consumo di pesce non migliora la salute del cuore ne’ la cardiopatia.
ECCESSO DI PROTEINE 
Il pesce contiene quantità significative di proteine, la dieta occidentale contiene già il doppio delle proteine richieste per una salute ottimale. Come gli scienziati hanno già dimostrato, troppe proteine nella dieta aumentano il rischio per tutte le malattie del benessere. Sostanze chimiche, tossine, metalli pesanti come il mercurio o quello che proviene dagli scarichi industriali e cittadini, finisce tutto nei fiumi , nei laghi e negli oceani: la conseguenza è che il pesce e i crostacei possono accumulare livelli di tossine estremamente elevati.
I pesci sono i filtri, gli spazzini dell’oceani e dei fiumi, assumono sostanze chimiche pericolose e le mantengono nel proprio corpo fino alla morte.
Nel 1962 Rachel Carson, nel suo libro Primavera Silenziosa, avvertì dei pericoli futuri causati dalle 290.000 tonnellate di veleni sintetici prodotti ogni anno e rilasciati nel nostro ambiente. Secondo le parole di Rachel Carson stessa, nella maggior parte dei casi questo inquinamento è irrecuperabile, la serie di danni che esso provoca nell’ambiente e nei tessuti viventi è per la maggior parte irreversibile.
I tessuti viventi comprendono noi esseri umani, tutti gli animali, pesci inclusi, e tutta la vegetazione. Abbiamo inquinato il nostro ambiente nel nome del progresso a un punto tale che ora stiamo raccogliendo quello che abbiamo seminato. Abbiamo avvelenato l’ambiente con le attività quotidiane del mondo moderno e ora questo ci si ritorce contro e la carne e pesce che mangiamo ci avvelenano. I pesci di allevamento i sono più pericolosi per la salute.
Dott. Michael Greger Cornell University “…gli animali sono allevati in aree chiuse così stipati che
hanno appena lo spazio per muoversi; questo causa un’enorme concentrazione di feci inquinanti attorno all’area dell’allevamento che distruggono l’oceano circostante. Tra non molto quasi tutto il pesce sarà proveniente da questi allevamenti, dato che abbiamo esaurito le zone di pesca, e questo è una minaccia molto seria per l’ambiente…”
CANTAXANTINA
Questo pigmento chimico artificiale viene somministrato ai salmoni allevati in cattività per conferire loro il tipico colore rosa; senza quello, il salmone sarebbe grigio pallido. Gli allevatori di salmone possono scegliere la gradazione del colore da dare ai pesci allevati. Questo pigmento chimico era stato vietato e ritirato dal commercio come pillola autoabbronzante perché causava danni alla retina. E’ molto difficile trovare un pesce che non sia stato esposto a qualche genere di contaminazione. Tutte queste tossine finiscono nel vostro piatto e nel vostro corpo per il resto della vostra vita.
ALLORA COSA DOVREMMO MANGIARE? 
La frutta, verdura e i cereali ci danno tutte le proteine e i nutrimenti di cui il nostro corpo ha bisogno. Molti occidentali credono che gli esseri umani abbiano sempre mangiato carne; è così?
La struttura dei nostri denti e dell’apparato digerente testimoniano il contrario. Mangiare cibi animali è un fenomeno recente. Il filosofo sacerdote greco Plutarco, vissuto circa 2000 anni fa, ha sottolineato che, poiché l’uomo non ha becco ricurvo e artigli, unghie taglienti, denti appuntiti, al contrario ha denti e bocca piccoli, lingua morbida e apparato digerente lungo, la natura gli ha inesorabilmente impedito di nutrirsi di carne. Tutti gli animali che si nutrono della carne degli altri hanno un tratto digestivo molto corto: circa 3 volte la lunghezza del loro corpo. Questo consente il passaggio veloce della carne in decomposizione che potrebbe avvelenare il loro organismo se rimanesse troppo a lungo, hanno anche una saliva molto acida e il loro stomaco produce grandi quantità di acido clorico necessario per digerire la carne. Il tratto digerente dell’uomo è 12 volte la lunghezza del corpo: questo serve per digerire piante e verdure che richiedono una digestione molto più lunga, perché contengono molta fibra. La carne non ha fibra e quindi i nutrimenti possono essere assorbiti molto più velocemente. A causa del nostro tratto digestivo più lungo , la carne che mangiamo va in putrefazione, questo processo che rilascia tossine e favorisce la prolificazione di batteri come può farci bene? La nostra saliva è alcalina e contiene uno speciale enzima necessario alla predigestione dei cereali. I nostri denti canini, sono canini solo di nome, confrontati con quelli degli animali carnivori non sono abbastanza filati ne’ tanto forti da poter strappare la carne cotta, figuriamoci quella cruda.
AMBIENTE
Il 50% della superficie degli USA è usata per produrre cibo, attualmente gli animali d’allevamento consumano una quantità di cereali 7 volte maggiore di quanto ne serve per il consumo umano diretto, dell’intera popolazione.
DEFORESTAZIONE
Il primo passo per la diffusione degli allevamenti è dato dalla distruzione delle foreste primordiali e la coltivazione dei mangimi e ai pascoli.
Il prof. Emerito David Pimentel della Cornell University, autore di 900 articoli scientifici “…nutriamo i nostri animali con 280.000.000 di tonnellate di cereali, la stessa quantità di cereali necessari per nutrire 800.000.000 di persone vegetariane. L’organizzazione mondiale della sanità (OMS) riporta che 3,7 miliardi di persone sul totale di 6,5 miliardi sono malnutrite, quindi quasi il 60% della popolazione mondiale, il maggiore numero di persone mal nutrite mai esistito nella storia della terra…”
Può sembrare poco importante tagliare le foreste primordiali , quegl’ alberi ricresceranno, si può pensare, che problema c’è. Invece è un grosso problema per le seguenti ragioni. Le foreste naturali raccolgono l’acqua proveniente dalla pioggia e dalla neve disciolta, non solo impediscono l’acqua di scorrere e causare l’erosioni del suolo, ma l’acqua trattenuta dal suolo denso della foresta ricarica le riserve sotterranee ed evapora formando le nubi. Le nubi portano altra pioggia riciclando l’acqua in modo naturale.
Il prof. Thomas Lyons, scuola di scienze ambientali della Murdoch University “…quando si modifica una superficie agricola o la vegetazione originaria in realtà si modifica il clima di quella regione ..”
Il prof. Lyons e i suoi colleghi hanno osservato che se un’area di 20×20 km di vegetazione viene rimossa e sostituita con un terreno agricolo, la formazione delle nuvole rallenta o si blocca.
Questo ha un profondo effetto sul clima dell’intera regione; le temperatura più basse impediscono l’essicazione, le temperature più alte portano a situazioni climatiche estreme come la siccità.
Catturando l’acqua le foreste prevengono anche le peggiori inondazioni; le foreste naturali ci mettono più di 200 anni a raggiungere una maturità tale da funzionare in modo efficace.
Inoltre creano uno strato fertile a partire dalle foglie morte e dai rami che cadono, questi si decompongono per formare un fertilizzante naturale che genera un suolo ricco di nutrimenti.
Prof David Pimentel “… e ci vogliono 500 anni per formare 2,5 cm di strato fertile, non possiamo aspettare così tanto, quindi è un problema terribilmente serio…”
Negli USA il consumo medio di carne negli anni 50 era di 170 kg procapite anno, oggi si parla di 280 kg per persona ogni anno. In Cina il consumo di carne nel 1950 era di 4 kg per persona mentre oggi è di 77 kg per persona. Questo incremento enorme unito al progressivo aumento della popolazione mondiale implica che un numero inimmaginabile di animali deve essere ucciso ogni giorno. Nei soli USA è stato stimato che nel 2000 sono stati uccisi 1.000.000 di polli ogni ora. Il numero di animali uccisi nel mondo ogni giorno per finire nei supermercati, nei ristoranti e nelle case è sbalorditivo.
“… nel mondo ogni anno vengono uccisi 60 miliardi di animali senza contare quelli che non sopravvivono abbastanza a lungo da arrivare al macello; nei soli USA vengono uccisi ogni anno per l’alimentazione umana 10 miliardi di animali. Se confrontiamo questo numero con la popolazione umana mondiale che è soli di 6 miliardi si capisce come questo numero sia totalmente alto da essere davvero difficile da capire..”
ACQUA
Negli USA l’80% dell’acqua è usato per la produzione di cibo; la quantità d’acqua necessaria per produrre un kg di proteine animali è 100 volte maggiore di quella che serve per produrre un kg di proteine dal grano; questo significa che produrre un kg di manzo richiede 100.000 litri d’acqua.
Peter Singer professore di Biotica alla Princeton University “..bisognerebbe far pagare l’acqua per quel che vale in modo che la gente e gli agricoltori, gli allevatori ne paghino il costo reale , e così il mercato deciderebbe che tipo di cose ha senso produrre in Australia, e quali no, senza sussidi che attualmente vengono erogati al settore agricolo…”
Tutto questo non è ovviamente sostenibile, specialmente considerata la domanda sempre più crescente di cibi animali. La quantità d’acqua richiesta per la coltivazione del mangime varia da 500 a 2000 litri per kg. Maneka Gandhi, che fa parte del governo indiano (nota attivista per l’ambiente e animali) ha scritto innumerevoli libri, alcuni dei quali oggi sono libri di testo in varie facoltà di giurisprudenza, è stata ministro dell’ambiente e della cultura “… la maggior parte delle persone non capisce che, quando mangia carne, pensa ad esempio che è solo un pollo, non ha mangiato solo il pollo ma ha mangiato la foresta, l’acqua, l’aria, il terreno, e ne ha mangiato una quantità enorme…”
ENERGIA FOSSILE USATA NELLA ZOOTENIA
In USA il 17% dell’energia fossile è usata per la produzione di cibo. Questa % non contempla trasporto del prodotto finito
GLI OCEANI
Gli enormi progressi della tecnologia hanno raggiunto anche la profondità degli oceani.
Peter Singer professore di Bioetica alla Princeton University è considerato il più grande pensatore di questo secolo “…quando si parla di pesce bisogna per prima cosa distinguere pesce d’allevamento e pescato: entrambi causano problemi ma il problema principale è che la maggior parte del pesce negli oceani, che ha impiegato milioni di anni a proliferare, si sta esaurendo a causa delle moderne tecniche di pesca…”
I pescherecci con le enormi reti a strascico hanno rastrellato i fondali degli oceani lasciandoli deserti e privi di vita.
Peter Singer professore “… molti credono che gli allevamenti di pesci siano una cosa positiva perché producono pesci anziché toglierli dagli oceani e quindi credono che questo sia sostenibile, ma non si rendono conto che i pesci che il mercato richiede nei paesi occidentali, come il salmone, sono carnivori; pertanto per nutrire i pesci da allevamento bisogna catturare pesci meno costosi, di minore valore di mercato, macinarli e darli da mangiare ai pesci d’allevamento; quindi in realtà stiamo pescando negli oceani una quantità di pesce due/tre volte superiore per ottenere una quantità minore di pesce carnivoro d’allevamento. Questa pratica è assolutamente contraria a qualsiasi ragionevole principio economico e di conservazione della specie..”
La biodiversità è la moltitudine di eventi e intenzioni delle varie formazioni di vita che insieme mantengono l’equilibrio armonioso in natura. Purtroppo oggi abbiamo spazzato via dagli oceani, 80% di questa armonia.
Peter Singer professore “… i pescatori in realtà hanno un enorme eccesso di pescato, il che significa che catturano molte specie di pesci che vengono considerati spazzatura e gettati fuori bordo, ma questi pesci sono già morti o gravemente feriti. In alcuni casi , per esempio, nella pesca dei gamberi l’eccedenza di altre specie di pesci può arrivare fino 10 volte la quantità di gamberi pescati, quindi c’è un’enorme perdita di esseri viventi e di conseguenza c’è un enorme distruzione dell’ecologia degli oceani…”
Come genere umano ma anche come singoli individui siamo giunti sull’orlo di un pericoloso precipizio.
ABBIAMO UNA SCELTA
O ci comportiamo come esseri umani intelligenti, razionali che esaminano i dati e prendono le decisioni adeguate per sopravvivere, o ignoriamo la ragione e sopprimiamo l’intelligenza e come robot guidati dal nostro desiderio sfrenato e dalla patologica assuefazione ai cibi tossici continuiamo fino a che morte o malattie ci costringeranno a smettere
Neal Barnard …”…una delle questioni di cui mi sono occupato è il perché la gente sia così attratta dal cibo non salutare. Diciamo la verità, nessuno esce di casa alle 9 di sera per comperare un’arancia, lo si fa per della cioccolata, qualcosa di dolce o un gelato. Ora sappiamo il perché la gente è attratta da queste cose o almeno abbiamo degli ottimi indizi.
Questi cibi, zucchero, cioccolato ma anche formaggio, la carne tendono a rilasciare oppioidi nel cervello, con questo intendo sostanze chimiche che hanno l’effetto di stupefacenti. Possiamo spezzare questa dipendenza proprio come facciamo per le droghe…”
La scelta sta nel vostro carrello della spesa e nel vostro piatto, migliorare la vostra salute salverà noi , i vostri cari e il nostro pianeta.
Ristabiliamo il nostro delicato equilibrio, smettiamo di mangiare cibi animali compreso i latticini e uova, impariamo a cucinare pasti deliziosi con ingredienti vegetali, coltiviamo un orto biologico, guidiamo un’auto a basse emissioni, educhiamo noi stessi e coloro che ci circondano, c’è una scintilla di speranza che brilla attraverso noi e le nostre azioni quotidiane.