Verità nascoste sull’ alimentazione – 2

Verità nascoste sull’ alimentazione (2)

Dott. Claudio Pagliara Oncologo dal 1982: 

“In quasi 40 anni di studi scientifici, di ricerche e di esperienza come medico e oncologo, ho avuto la possibilità di studiare da vicino, per professione, il difficile e controverso mondo della lotta contro il cancro. Scoprendo ahimè, talvolta, verità scomode e poco conosciute dalla massa.
In qualità di medico oncologo ad esempio sono stato consulente tecnico del tribunale di Brindisi
Ma sono anche stato presidente dell’ARCA, l’Associazione di Assistenza e di Ricerca sul Cancro, con la quale abbiamo assistito gratuitamente centinaia di pazienti con tumori in fase terminale.
E, nella mia carriera, sono stato anche intervistato da TG1 medicina, a proposito dell’importanza del cervello nella cura e nella prevenzione della malattia. E’ naturale dunque che, in tutto questo mio percorso professionale, io mi sia infine imbattuto in alcune verità, in alcuni dati oggettivi, spesso poco conosciuti, che mi hanno sempre colpito e, in qualche modo, sconcertato.
Ad esempio il fatto che il cancro sia, ad oggi, la PRIMA causa di morte precoce in assoluto, con ogni anno oltre 360 mila nuovi casi SOLO in Italia. Si stima che addirittura oggi il 4% della popolazione italiana, quasi 2.250.000 persone, viva con una diagnosi di cancro già evidenziata dai medici. E non è tutto.
La cosa che ho notato io stesso, nel corso dei decenni, è come sia assolutamente evidente un trend: un trend che non accenna a diminuire.
Pensa che nel 1877 era diagnosticato un caso di cancro su 50, in media, in Italia.
Nel 1977, 100 anni dopo, siamo passati ad uno su 5.
Oggi, proprio in questi anni, siamo vicini ad 1 su 3.
Facendo il mio lavoro mi sono reso conto di come le persone siano spesso assolutamente inconsapevoli dell’esistenza di questi dati. Eppure questi dati esistono, sono veri, e non possiamo permetterci di ignorarli: perché ne va della nostra salute. In qualche caso della nostra vita o di quella dei nostri cari.
Ecco perché io sono assolutamente d’accordo col dott. Umberto Veronesi quando dice: il cancro si vince con una informazione corretta. E voglio sottolineare qui la parola CORRETTA.
Si perché uno dei PIU’ grandi problemi quando si parla di informazioni sul cancro e alimentazione, è proprio il problema dell’informazione. Ma non solo il fatto che certa informazione non arrivi al grande pubblico. Ma anche che quella che arriva è spesso contraddittoria.
Pensiamo all’alimentazione ad esempio. Se uno oggi vuole capire come alimentarsi in modo sano e inizia a leggere libri, va inevitabilmente in confusione.
Chi dice che la carte fa male, chi dice che la carne fa bene
Chi dice di mangiare vegano, chi dice di mangiare vegetariano
Chi dice di mangiare la frutta, chi dice di mangiare tutto crudo
Insomma: ci sono decine di scuole di pensiero, e tanta, tanta confusione. Ecco perché sono sceso in campo personalmente.
Ho voluto mettere insieme quasi 40 anni di ricerche ed esperienza clinica sul campo nella lotta contro il cancro.
Ma in un modo diverso: ovvero con uno spirito libero da qualunque lobby economica o politica.
E questo sia dal punto di vista di chi difende un certo tipo di alimentazione, sia da chi fa l’esatto opposto.
Perché ho voluto mettere l’accento sull’alimentazione come uno strumento per prevenire e favorire la guarigione dal cancro?
Semplice: perché uno studio condotto dall’American Cancer Society ha evidenziato che, se è vero che quasi il 90% dei tumori deriva da motivi ambientali, quindi da problemi di inquinamento o di cattive abitudini, è anche vero che una % che va dal 30 al 38% dell’insorgere dei tumori è derivato semplicemente da una cattiva abitudine alimentare!
Si hai capito bene: semplicemente da una cattiva abitudine alimentare.
Questo significa che quasi 4 casi su 10 di tumori potrebbero essere evitati SEMPLICEMENTE capendo cosa mangiare, cosa non mangiare, e soprattutto come mangiarlo.
Ecco perché capire come alimentarsi correttamente è la nostra PRIMA ASSICURAZIONE sulla vita, e probabilmente dovrebbe essere LA PRIMA arma nella lotta contro il cancro.
Ma allora, se esistono dati così schiaccianti sull’importanza dell’alimentazione, perché non se ne parla? O peggio: perché vengono diffuse, forse “ad arte”, informazioni contraddittorie e confuse?
Perché si combatte il cancro solo con costosissimi medicinali, e non si diffondono delle linee guida serie e chiare su cosa mangiare e cosa non mangiare?

Il motivo è riassunto molto bene in questa frase di Wendell Berry:

« Le persone sono alimentate dall’industria alimentare che non presta attenzione alla salute.
Ma le persone sono curate dall’industria della salute che non presta attenzione all’alimentazione »
Esatto: le due industrie, quella dell’alimentazione e quella della salute, non “dialogano” tra loro su questo argomento, e i motivi puoi immaginarli da solo.
Solo che l’effetto di questa mancanza di dialogo, negli anni, ha prodotto un risultato che, anche se fa male ammetterlo… è sotto gli occhi di tutti.
Ovvero che noi, come esseri umani, nonostante i pesanti investimenti in ricerca, le donazioni della gente di buon cuore, e la tecnologia che avanza sempre di più…
STIAMO PERDENDO LA NOSTRA BATTAGLIA CONTRO IL CANCRO.
Si, hai capito bene: stiamo PERDENDO la nostra battaglia.
Il dott. Veronesi allerta: entro qualche anno il cancro potrebbe colpire addirittura una persona su 2, diventando una vera e propria PANDEMIA.
E finché continuiamo a girare la testa e guardare da un altra parte, la situazione non migliorerà.
Ecco perché, a mio personalissimo parere, è necessario cambiare approccio.
Ovvero NON solo sviluppare nuovi medicinali di supporto per chi è malato, cosa, naturalmente, utilissima, ma anche, se non soprattutto, evidenziare delle linee guida chiare, concrete e NON influenzate dalle lobby di potere, soprattutto nel campo dell’alimentazione.
Allora io personalmente, anche per dare un segnale e muovere io per primo qualcosa in questo senso, ho deciso di iniziare a dare oggi il mio contributo.
I dati statistici ci dicono che il cancro colpisce un italiano su tre a causa di un’alimentazione scorretta. Quali sono i cibi da evitare o da farne un consumo moderato per rimanere in salute ed avere più energia e vitalità:
Il primo alimento che si consiglia di evitare è rappresentato dai cibi carbonizzati. Quando si raggiunge una temperatura molto elevata – 700/900°- si creano delle sostanze organiche cancerogene chiamate IPA (idrocarburi policiclici aromatici) tra cui c’è il benzopirene. Il benzopirene si forma durante la carbonizzazione dei cibi cucinati alla griglia ed è altamente nocivo alla salute, responsabile dell’aumento del tumore al polmone, alla vescica, all’esofago. Oltre ad avere un effetto cancerogeno, queste sostanze hanno un effetto immunosoppressore, cioè riducono la funzionalità del sistema immunitario con tutte le conseguenze che comporta. Ovviamente parliamo di un consumo abituale di cibi carbonizzati, non sporadico.
Il secondo alimento consigliato da evitare è legato ai prodotti lavorati della carne – wurstel, insaccati, mortadella – trattati con alcuni conservanti, in particolare nitriti e nitrati. I nitriti ed i nitrati vengono utilizzati per mantenere il colore rosso della carne, svolgono un’azione antimicrobica e antisettica. Qualsiasi consumatore desidera acquistare salumi cotti di colore rosa: senza questi additivi gli insaccati sarebbero di colore grigio, che è il colore della carne cotta. I nitrati ed i nitriti, nell’ambiente acido dello stomaco, tendono a formare delle nitrosamine che sono dei potentissimi cancerogeni, responsabili di aumento dei tumori dello stomaco e dell’esofago e, poiché hanno la capacità di sorpassare la barriera placentaria, possono anche essere responsabili di malformazioni o aborti. C’è però una possibilità di evitare che si formino le nitrosamine, introducendo la vitamina C che tende a neutralizzare la possibilità che i nitriti e i nitrati di sodio possano trasformarsi in nitrosamine.
Il terzo alimento consigliato da evitare è quello che è a contatto con il PVC. Il PVC (policloruro di vinile) è una delle plastiche più pericolose. Viene usato come pellicola per alimenti perché consente di isolare il cibo dall’aria e dai microbi. Il problema è costituito dagli ftalati, composti chimici presenti in molte materie plastiche con la funzione di renderle più flessibili. Per esempio sono stati molto utilizzati nel PVC proprio per migliorarne la flessibilità. Tuttavia a contatto con alimenti grassi, tendono a migrare in essi. La forte esposizione agli ftalati può essere nociva per la salute, perché si tratta di interferenti endocrini, ossia sostanze capaci di provocare alterazioni a livello endocrino, metabolico e riproduttivo. Ma come si fa a riconoscere il PVC ? Le plastiche si riconoscono dal numero, il PVC ha il numero 3 che si può identificare all’interno di un triangolo (i numeri vanno da 1 a 7)
Quarto cibo da evitare è quello che viene a contatto con l’alluminio. L’alluminio purtroppo è molto impiegato per la sua leggerezza, perché ha un costo molto basso, anche per la sua conducibilità elevata, per cui è utilizzato spesso per la cottura: basta pensare alle pentole in lega d’alluminio, le caffettiere. L’alluminio viene facilmente ceduto in un ambiente acido ed essendo il caffè leggermente acido, diventa nocivo. Nocive sono anche le vaschette di alluminio che vengono utilizzate per scaldare il cibo, ma anche per conservarlo, quindi attenzione anche alla carta argentata. L’alluminio è tossico per il nostro sistema nervoso centrale e può essere causa di malattie degenerative del sistema nervoso centrale, addirittura è tra i più imputati per la sindrome di Alzheimer.
Quinto cibo da evitare è rappresentato da tutti quegli alimenti in cui c’è la presenza dell’ Aspartame che è un dolcificante artificiale. L’Aspartame può essere presente nelle bibite light, nei dolciumi, nelle caramelle, nello Yogurt, nelle gomme da masticare. La Fondazione Europea Oncologia Scienze Ambientali “Benedetto Ramazzini” in provincia di Bologna dedicata alla ricerca, ha fatto uno studio su 1800 ratti; questi sono stati esposti per metà senza uso dell’Aspartame e metà esposti all’Aspartame in dosi crescenti: ebbene lo studio ha evidenziato che l’Aspartame è un cancerogeno pluripotente che può dare tumori in diversi organi, infatti è risultato essere responsabile soprattutto di una maggiore incidenza di linfomi e leucemia. Sappiamo anche che l’AIRC (Agenzia Internazionale sulla Ricerca sul Cancro) ritiene che quando una sostanza risulta cancerogena per i ratti essa è cancerogena anche per gli esseri umani. Quindi è importante evitare questi cibi anche se bisogna dire che quando c’è una sostanza che può produrre un guadagno, un business di milioni o di miliardi di euro, diventa difficile dimostrarne la cancerogenicità perché per ogni studio che dimostra la cancerogenicità si creano diversi altri che smontano questo studio, ed è quello che sta succedendo ed è successo per l’Aspartame. Quindi consiglio di non usare assolutamente questa sostanza.
3 abitudini alimentari da evitare per stare bene 
Parliamo di abitudini sbagliate che molti hanno, peggiorano la salute e favoriscono l’insorgere di malattie degenerative.
La prima abitudine sbagliata è quella di bere poca acqua. E’ bene sapere che noi siamo costituiti per il 70% di acqua; naturalmente si tratta di una percentuale che può essere maggiore o minore a seconda dell’età. L’acqua è un alimento indispensabile per il nostro organismo, perché ha una serie di funzioni estremamente importanti; ogni nostro metabolismo avviene nell’acqua, ogni nostro organo funziona grazie alla presenza dell’acqua. Quindi l’acqua è fondamentale: bevendo poca acqua si hanno una serie di conseguenze sulla salute. Quali sono le conseguenze:
L’acqua ha una funzione vitale che è poco conosciuta. L’acqua ha il ruolo di facilitare l’eliminazione dei tossici interni ma anche dei tossici che eventualmente assorbiamo per via esterna o per via respiratoria o attraverso l’alimentazione o altre vie. Quindi l’acqua aiuta a purificare il nostro corpo da questi tossici, per cui è importante assumerne una giusta quantità proprio per facilitare questa purificazione: un esempio eclatante è la stipsi ( stitichezza) derivante dalla scarsa assunzione d’acqua. Non facilitando l’eliminazione dei tossici introdotti con l’alimentazione, vi è un ristagno all’interno dell’intestino e si danneggia il colon. Bevendo la giusta quantità di acqua e mangiando frutta e verdura si può risolvere il problema senza uso di farmaci. Bisogna tenere in considerazione inoltre che l’acqua è fondamentale per la circolazione: bevendone poca si riscontra un rischio maggiore di attacchi ischemici e ictus o problemi cardiaci. Anche la cistite, i calcoli renali, la colite possono essere le conseguenze del bere poca acqua, così come il mal di testa, i giramenti di testa, le vertigini. Il cervello di chi beve poca acqua ha una prestazione inferiore rispetto a chi ha il cervello adeguatamente idratato. Quindi quanta acqua bere? Innanzi tutto non bisogna aspettare di avere sete per bere, perché quando si ha lo stimolo della sete c’è già una carenza di acqua, e lo si può capire dal colore dell’urina, che in un corpo poco idratato è molto più carica, colorata. E’ importante quindi bere almeno due litri di acqua; naturalmente dipende dalla stagione, dal cibo, da cosa si mangia nel corso della giornata, dipende dall’età, dal sesso, dipende se si fa attività fisica, però è bene avere sempre una buona idratazione. Quando bere? Si consiglia di bere almeno due bicchieri di acqua appena ci si alza al mattino perché l’organismo si è disidratato nel corso della notte, bere uno o due bicchieri prima dei pasti principali, e poi il resto diluito nel corso della giornata, infine uno o due bicchieri prima di andare a letto.
La seconda abitudine erratache è responsabile di un danno alla salute e anche di un rischio di maggiore probabilità d’insorgenza di tumori, è quello di bere acqua in bottiglia di plastica. Le bottiglie di plastica vengono fabbricate con un composto conosciuto come polietilene tereftalato (PET), un polimero che può trasmettere determinati elementi nocivi all’acqua, quali ftalati, antimonio, formaldeide, acetaldeide. Gli ftalati servono per dare flessibilità alla plastica: sono interferenti endocrini, nel senso che alterano le funzioni di alcune ghiandole ormonali, possono interferire sullo sviluppo sessuale ed essere causa di infertilità, sono classificati dallo AIRC (Agenzia Internazionale sulla Ricerca sul Cancro) nel gruppo B che sono sostanze cancerogene per l’uomo.
L’ antimonio è un catalizzatore per l’elaborazione del PET ed è pericoloso perché può causare problemi  respiratori ed ha una possibile cancerogenicità nell’essere umano.
La formaldeide e l’acetaldeide che sono quelle sostanze che danno sapore di plastica all’acqua, soprattutto quando le bottiglie sono state troppo al sole, ebbene queste sostanze sono cancerogene, la formaldeide responsabile anche di tumori al nasofaringea e anche di leucemia, la acetaldeide classificata gruppo 1 dallo AIRC (Agenzia Internazionale sulla Ricerca sul Cancro.
Un’ altra sostanza ceduta dalle bottiglie di plastica è quello che viene definito il BPA (bisfenolo A) che è un interferente endocrino cioè una sostanza che altera le funzioni endocrine di alcune nostre ghiandole, soprattutto a livello delle ghiandole della tiroide ma anche alle ghiandole degli ormoni sessuali. C’è un ente di ricerca americano che ha fatto uno studio e ha riscontrato nel 93% nell’urina dei soggetti esaminati la presenza di “Bisfenolo A”.
Ci sono alternative all’uso delle bottiglie di plastica, quali: utilizzare bottiglie di vetro; installare un filtro per l’acqua del rubinetto; utilizzare brocche specifiche per la depurazione dell’acqua.
La terza abitudine che può essere causa d’incidenza di malattie degenerative e quindi un pericolo per la salute è quella di concentrare i pasti e soprattutto quello di saltare la colazione, un’abitudine molto frequente. Ma quali sono le conseguenze di saltare la colazione e concentrare i pasti. E’ come se si trasportassero 100 quintali in una volta. Che cosa significa, che se si concentrano i pasti in una volta, si sovraccarica l’apparato gastroenterico, il fegato, il pancreas, tutto l’intestino. Infatti chi mangia molto, per esempio, a pranzo, dopo ha una sonnolenza, rende di meno, la digestione diventa più lenta e faticosa. Sottoponendo infatti i nostri organi ad uno stress , gli stessi diventano molto più vulnerabili, suscettibili sia a nemici esterni sia a nemici interni.
Inoltre molti non sanno che il nostro organismo ha una intelligenza biologica, per cui se noi lo facciamo stare a digiuno per diverso tempo, il nostro organismo lo memorizza per cui impara ad assorbire meglio ciò che gli diamo e a creare soprattutto delle riserve energetiche, accumulando più facilmente tessuto adiposo, per cui si crea un metabolismo che tende più facilmente ad accumulare più obesità. Ricordiamoci che l’obesità sta diventando una vera epidemia. Per chi è un oncologo sa che l’obesità è una dei responsabili dell’aumentata incidenza dei tumori sia negli uomini sia nelle donne. Per esempio l’obesità aumenta l’incidenza di tumori del 55% sulle donne e del 35% sugli uomini obesi rapportandoli ai soggetti non obesi.”