L’organismo umano, per restare in salute, ha bisogno di mantenere uno stato di equilibrio acido-basico, in modo da non incorrere nelle malattie. Le malattie, infatti, potrebbero essere causate dalle alterazioni del pH, quando esso tende in direzione dell’acidità. Le patologie, quindi, in base a questo principio, si verificherebbero in seguito all’assunzione di cibi che hanno un’azione acidificante.
Proprio per questo è molto importante conoscere quali sono questi alimenti, in modo che possiamo limitarli e mantenere il nostro corpo in una condizione equilibrata e sana. La presenza di un pH acido nei tessuti significa che si è in presenza di un accumulo di tossine acide e possibilmente che si è verificata una perdita di elementi basici quali possono essere il calcio e il sodio
L’acidificazione dei tessuti è una delle cause di numerose patologie quali possono essere l’obesità o le malattie croniche o degenerative.
Un ambiente acido, inoltre, riduce l’efficienza del sistema immunitario e favorisce l’invecchiamento cellulare. L’alcalinità favorisce la proliferazione batterica, mentre l’acidità la contrasta. Una situazione di salute vede il sangue in equilibrio basico-alcalico.
Le cause di acidificazione nei tessuti sono le seguenti:
- Eccessiva assunzione di alimenti acidificanti;
- Farmaci;
- Carenza di oligoementi e vitamine;
- Sostanze inquinanti;
- Sedentarietà;
- Disfunzioni endocrine e metaboliche;
- Disfunzioni degli organi emuntori;
- Stress psicofisico.
Quali sono i cibi acidi
Quando si ingeriscono determinati cibi, questi possono dare una serie di reazioni acide, che tendono a sottrarre sali minerali all’organismo (mentre gli alimenti alcalino-basico sono mineralizzanti).
I cibi che esplicano reazioni acide sono: i legumi, la carne, il pesce, i latticini, i cereali, la frutta secca, i cibi raffinati, lo zucchero bianco, arachidi, uova, salmone, frutti di mare, pane e farina integrale, tè caffè, cioccolato.
Alcuni tipi di frutta sono molto acidificante come ad esempio l’ananas e anche il mango. Occorre fare attenzione anche al consumo di verdura in scatola, a quella surgelata, ai funghi e alla cicoria: sono tutti alimenti molto acidificanti. Molto acidificante è il vino e gli alcolici in generale, la birra, il caffè e le bevande a base di soda.
La dieta acidificante
Nella dieta i cibi acidificanti andrebbero limitati in quanto, se l’ambiente in cui vivono le cellule del corpo diventa molto acido, il pH si altera e si incorre nelle malattie, in particolare nelle patologie chiamate da degenerazione cellulare.
Si tratta soprattutto di malattie cardiovascolari e di disturbi infiammatori cronici. Si tratterebbe, quindi, di preservare l’equilibrio dell’organismo su un rapporto acido-basico, privilegiando, invece che quelli acidi, gli alimenti alcalinizzanti, come, ad esempio, spinaci, cavolfiori, carote, miglio, amaranto, salvia, rosmarino e zenzero.
Per contrastare un eccesso di acidità, che può essere la causa di un’eccessiva perdita di Sali minerali, è bene assumere ortaggi come carote, cavolo, sedano, insalate crude, succhi di arancia, e frutta come ananas, ciliegia, fragola, mela, uva.
Tuttavia, è bene non scartare i cibi acidi, dei quali l’organismo ha comunque bisogno.
Le associazioni alimentari corrette
Per un corretto equilibrio acido-basico è bene osservare le seguenti associazioni:
Proteine di varia provenienza necessitano di enzimi specifici che vengono attivati in base al tipo di acidità.
Vino o birra e amidi: il vino e la birra sono sostanze che aumentano l’acidità e quindi rallentano la digestione degli amidi, che necessitano di un ambiente alcalino.
Frutta amidacea e proteine non vanno assunti insieme in quanto la frutta, con il suo contenuto in acidi e zuccheri, interferisce con la digestione degli amidi e delle proteine.
Aceto, limone, mele, pere, agrumi, non vanno assunti con gli amidi e le proteine perché inibiscono la secrezione acida.